Uno degli alimenti che compare in tante ricette tipiche della cucina Toscana sono i fagioli. Questi economici legumi hanno rappresentato per secoli una fonte di alimentazione insostituibile nel mondo contadino.
Il fagiolo cannellino è da sempre considerato la “carne dei poveri” perché, come tutti i legumi, costituisce un nutrimento completo e ben bilanciato.
Il cannellino è famoso per i suoi semi di forma cilindrica e leggermente reniforme, lunghi circa 1 cm e mezzo. Il colore è bianco e in trasparenza si intravedono venature di colore grigio ghiaccio.
Il cannellino è un alimento con ottimi valori nutrizionali ed essendo ricchissimo di proteine è adatto nella dieta vegetariana e vegana, soprattutto se combinato con i cereali. Essendo digerito lentamente, dà un senso di sazietà che lo rende indicato per chi sta cercando di perdere peso. Le sue proteine vegetali prevengono malattie cardiovascolari, mentre le fibre sono utili ad accelerare il transito intestinale. Ha, inoltre, un effetto regolatore sui livelli di colesterolo buono riducendo quello cattivo. Avendo un basso tasso glicemico è particolarmente adatto ai diabetici.
Il fagiolo cannellino si utilizza in minestre e zuppe con l’aggiunta di altre verdure, poiché vi risalta la sua consistenza ed il suo sapore deciso. Accompagna perfettamente il riso e la pasta, meglio se integrale. Il suo sapore viene esaltato nelle preparazioni a base di pesce, pomodoro, salvia, rosmarino, aglio, cipolla e tutte le erbe aromatiche.
Piatto tradizionale: la pasta e fagioli alla toscana.